Il 23 maggio e il 19 luglio, date delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, sono anniversari importanti del nostro calendario civile in cui ricordiamo donne e uomini che hanno perso la vita a causa del potere mafioso, mentre con profondo senso del dovere servivano lo Stato.

Celebrare queste date è importante per rammentare a tutte e tutti noi come sia cambiata la vita civile e democratica del Paese dopo quella primavera e quell’estate del 1992. Farlo con le nuove generazioni è imprescindibile: ogni anno migliaia di studentesse e studenti, pur non avendo avuto esperienza diretta di quei terribili anni che hanno insanguinato l’Italia, mostrano apertura, curiosità, interesse, protagonismo e responsabilità e raccolgono la chiamata di Palermo a mostrare la loro opposizione alle mafie – a tutte le mafie – e alla criminalità organizzata.

Queste giovani e questi giovani che, attraverso la scuola, diventano cittadine e cittadini attivi e consapevoli sono il miglior modo per onorare la memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e dei loro ‘angeli’, le loro scorte, per non disperdere i loro insegnamenti e il valore del loro impegno, per proseguire la loro battaglia per la legalità, la democrazia e la libertà.

Qui il comunicato completo sul sito del MIUR

Qui il mio discorso al porto di Civitavecchia per la partenza della Nave della legalità

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